LINEA BIRIMBAO

Antiche radici…

La corda da preghiera (Chotkij in russo e Komboskini in greco) è uno strumento di preghiera, le cui antiche radici trovano collocazione storica attorno al IV secolo dopo Cristo ed è utilizzato dai cristiani ortodossi per la preghiera e la devozione personale. Venne creato da San Pacomio che, assieme a diversi religiosi, decise di recarsi nel deserto dell’Egitto per poter pregare senza mai essere interrotti. Il metodo di legare la “corda da preghiera” lo si fa risalire invece a S. Antonio Abate, detto il Grande (Qumans, 251 d.C. – deserto della Tebaide, 17 gennaio 356 d.C.). La leggenda narra che il Santo annodasse una corda di cuoio facendo un semplice nodo per ogni “Kyrie eleison” (Signore, abbi pietà) pronunciato, ma che il diavolo ogni volta slegasse i nodi per confondere il conteggio e per far perdere la pazienza all’Abate. Antonio allora, ispirato da una visione della Madre di Dio, inventò un modo di fare i nodi, quello appunto classico del komboskini ortodosso: ogni nodo è costituito da una serie di 7 nodi a forma di croce. Il diavolo chiaramente non poté (nè osò più) sciogliere quei santi nodi.

Questo oggetto è stato realizzato a mano in quattro diverse lunghezze e in diversi colori: 

  • corde da 33 nodi (tempo di realizzazione circa 6 ore);
  • 50 nodi (tempo di realizzazione circa 10 ore e mezza); 
  • 100 nodi (tempo di realizzazione dalle 18 alle 20 ore); 
  •  300 nodi (tempo di realizzazione circa 36 alle 45 ore). 

Le corde da 100 o 300 nodi sono comunemente impiegate da monaci e monache per la preghiera personale, quelle più piccole sono più spesso usate da laici. Ogni nodo è molto complesso, in quanto è formato da sette croci sovrapposte. Nel silenzio della preghiera e della meditazione la corda prende forma fino a diventare uno strumento di grazia e di benedizione.

La tessitura di una corda da preghiera è una piccola “arte”: analogamente a quanto avviene per la pittura delle icone, la tessitura di una corda è in se stessa un’attività di preghiera ed è scandita dalla preghiera stessa. Dopo avere completato ogni nodo il tessitore recita la preghiera di Gesù per sé, se la corda è finalizzata all’uso personale, o per la persona a cui la corda è destinata.

Il rosario è stato realizzato a mano in diversi colori, con cordino cd. “coda di topo”,  ed è costituito da 69 nodi (circa 14 ore di lavoro): 

  • Nodi 53 per Ave Maria;
  • Nodi 7 per Padre Nostro;
  • Nodi 9 per Croce.
Ogni nodo è molto complesso, in quanto è formato da sette croci sovrapposte. Nel silenzio della preghiera e della meditazione la corda prende forma fino a diventare uno strumento di grazia e di benedizione. Anche la croce finale viene realizzata a mano con i nodi e alla sua estremità si può inserire un pendente o medaglietta su ordinazione.

La tessitura di una corda da preghiera è una piccola “arte”.
Analogamente a quanto avviene per la pittura delle icone, la tessitura di una corda è in se stessa un’attività di preghiera ed è scandita dalla preghiera stessa.
Dopo avere completato ogni nodo il tessitore recita la preghiera di Gesù per la persona a cui la corda è destinata.

Catalogo Completo

Catalogo Regali solidali 2021.pdf